7 ottobre 2024
DIECI ANNI DI “RISTORANTI CONTRO LA FAME”
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È nata, in Italia, una grande rete della solidarietà che ha come protagonisti gli chef.
Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria internazionale specializzata nella lotta alla fame e alla malnutrizione infantile, ha firmato insieme con “Alimentiamo la Solidarietà” un protocollo d’intesa che mira a costituire un network di cuochi e ristoratori che, da Nord a Sud, si impegnano a promuovere il diritto al cibo nel mondo.
In particolare, Azione contro la Fame, da sei anni, organizza la campagna “Ristoranti contro la Fame”, un’iniziativa che coinvolge una rete di centinaia di ristoranti in tutta Italia a supporto dei progetti sul campo coordinati, in 50 Paesi, dall’organizzazione. In questi anni, il progetto ha raggiunto oltre 500.000 persone all’interno dei ristoranti e delle pizzerie aderenti e ha raccolto, grazie alle donazioni degli avventori, 350.000 euro: una cifra che corrisponde, esattamente, al valore di trattamenti salvavita con cibo terapeutico utili per far fronte alle esigenze di 16.000 bambini affetti da malnutrizione. L'iniziativa ha trovato ospitalità in oltre 700 attività della ristorazione italiana e coinvolto chef del calibro di Claudio Sadler, Cristina Bowerman, Cesare Battisti, Tommaso Arrigoni, Elio Sironi, Giancarlo Morelli. Nella sua recente campagna “Water of Africa”, tesa a denunciare il nesso tra consumo di acqua contaminata e malnutrizione infantile, Azione contro la Fame ha chiamato in causa anche altri “big”, come Carlo Cracco e Stefano Callegaro, vincitore di MasterChef 4, a testimonianza del forte legame tra solidarietà e cucina in Italia.
“Alimentiamo la Solidarietà” è l’iniziativa nata, in Calabria, nell’ambito della prima fase dell’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19. In quella occasione, con la regia dell’Unione Sportiva Vibonese Calcio, società che milita nel campionato di serie C, i più importanti chef calabresi aprirono le proprie cucine ai più bisognosi per preparare i propri piatti a chi, altrimenti, non avrebbe avuto di che mangiare. Il progetto ha fornito ad oggi alle famiglie calabresi circa più di 100.000 piatti caldi in tutte le cinque province della regione (Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza). L’esperienza è stata anche raccontata in un libro, edito da Rubbettino. Un libro unisce dunque tre finalità: insegna ricette buone e semplici per non buttare via niente; sostiene l'impegno di solidarietà al Banco Alimentare; alimenta una cultura contro lo spreco e contro l'esclusione sociale. Una cucina quella calabrese dall’identità forte, che esprime colori e profumi della terra e del mare nei piatti della sua tradizione gastronomica. una cucina che deriva dal mondo contadino, ma che è diventata ricca di sfumature e contrasti.
“Entrambi i network hanno come obiettivo quello di valorizzare l’eccellenza enogastronomica italiana, facendone uno strumento di solidarietà e sostegno concreto alle comunità più vulnerabili – ha dichiarato Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la Fame -. Nel caso specifico, l’intesa rientra nelle attività promosse da Azione contro la Fame nell’ottica di ridurre del 20% il tasso di mortalità dei bambini sotto i cinque anni nei Paesi in cui emergono dati più preoccupanti in tema di malnutrizione. Sia Azione contro la Fame che Alimentiamo la solidarietà lavoreranno insieme per coinvolgere altri chef e ristoratori in questa grande sfida."
“Sport e cucina sono chiamati ad un operato in sinergia, alla luce delle rispettive responsabilità: l’intreccio di questi mondi può dar vita ad una squadra vincente, capace di fare rete a sostegno delle persone, un’importante occasione di solidarietà in cui la Cucina Calabrese scende in campo con l’obiettivo concreto di associare alle mani sapienti di grandi chef la possibilità di innescare un meccanismo di promozione e di condivisione, a sostegno del territorio – ha aggiunto Daniele Cipollina, direttore marketing dell’Unione Sportiva Vibonese Calcio -. Sono davvero orgoglioso di questa partnership e dello spirito di cooperazione grazie a cui potremmo a mettere in campo un progetto a più step per cercare di regalare un sorriso, con l’idea di lanciare un messaggio forte, facendo sentire la vicinanza della community del calcio e dello sport. Abbiamo sempre puntato molto sul progetto della solidarietà con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza della tradizione culinaria calabrese. Un gruppo vincente di professionisti motivati da grandi valori di responsabilità e di etica pronti a scendere in campo a sostegno della solidarietà e del territorio, un perfetto connubio tra i valori dello sport e la cultura della cucina sotto il segno della condivisione a sostegno della solidarietà”.
La solidarietà prosegue. Un ulteriore opportunità e per sottolineare il valore sociale dello sport e della Vibonese in particolare sul territorio, fare rete, sostenere e sostenersi, innescare un meccanismo di solidarietà e amore per rendere più efficace la voglia e il desiderio di supportare un grande progetto: aiutare chi è meno fortunato. Progetto che, dopo l’emergenza Coronavirus, avrà un seguito nella costituzione di una vera e propria squadra di chef pronta a scendere in campo a sostegno della Calabria e non solo. Una metafora rivelatasi perfetta.